CARICATURA 2023
Sei personaggi in cerca d’autore
King Charles III, Aung San Suu Kyi, Kylian Mbappè, Paola Egonu, Harrison Ford, Charlotte Rampling
“LITTLE WORLD AWARDS”
I VINCITORI
CARICATURA 2023
Sei personaggi in cerca d’autore
King Charles III, Aung San Suu Kyi, Kylian Mbappè, Paola Egonu, Harrison Ford, Charlotte Rampling
“LITTLE WORLD AWARDS”
I VINCITORI
Un ospite d'eccezione all'8° World Humor Awards!
An outstanding guest at the 8th World Humor Awards!
JEAN MULATIER
All'età di cinque anni, ha messo in caricatura se stesso, disegnandosi con una testa enorme su un corpo piccolo. Dopo il ginnasio al liceo Paul-Valéry dove conosce Patrice Ricord, Jean Mulatier si forma in arti grafiche all'ESAG Penninghen nel 1966. L'anno seguente, nel 1967, supera l'esame di ammissione alla Scuola Nazionale di Arti Decorative di Parigi, classificato 7° su 1.300 candidati, dove al quarto anno si specializza in incisione. Nel 1969 entra a far parte del quotidiano Pilote e produce fumetti. Poi, con Patrice Ricord, crea la serie Grandes Gueules, caricature a colori iperrealistiche, pubblicate da René Goscinny, in quarta di copertina della rivista “Pilote”. Dal 1967 al 1972 assicura contemporaneamente il proseguimento degli studi e la collaborazione con Pilote. In precedenza, ha contribuito a Télé 7 jours, con Le Croqué de la Semaine, in bianco e nero. In vista del successo delle Grandes Gueules, Mulatier e Ricord integrano un nuovo collaboratore nella loro squadra: Jean-Claude Morchoisne. Nel suo studio situato al quinto piano di un palazzo del 20° arrondissement di Parigi, ogni caricatura realizzata con inchiostro di china e pennello gli impone di lavorare per una ventina di ore.
“We are on the path to great-power confrontation.” kissinger
David Rowe
Henry Kissinger è nato il 27 maggio 1923.
Ritratto per il Corriere della Sera ( 15 marzo 2000 ):
La Fiat, l'Avvocato Agnelli e General Motors.
#henrykissinger #fabiosironiportraits #henrykissingerfabiosironi
Fabio Sironi
Illustrazione di Steve Brodner.
Henry Kissinger, Criminale di guerra, ancora latitante a 100 anni
Ora sappiamo molto sui crimini che ha commesso mentre era in carica, dall'aiutare Nixon a far deragliare i colloqui di pace di Parigi e prolungare la guerra del Vietnam al via libera all'invasione della Cambogia e al colpo di stato di Pinochet in Cile. Ma sappiamo poco dei suoi quattro decenni con la Kissinger Associates.
Greg Grandin
https://www.thenation.com/article/world/kissinger-100-crimes-watergate/
Screwing the World (1984)
Levine
Nel 1984 l'illustratore David Levine (1926–2009) ricevette una telefonata dall'editore di The Nation . "Dave, penso che dovresti venire qui, c'è un gruppo di giovani stagisti che vogliono mettere in discussione alcune cose che hai fatto in quel disegno." Il disegno con cui avevano un problema mostrava una caricatura di Henry Kissinger che faceva sesso allegramente con una donna con la testa a globo. Non era una sorpresa che le persone facessero domande.
Già rifiutato dalla New York Review of Books , The Nation era stata la tappa successiva di Levine. Secondo lui , la rivista politica progressista era conosciuta tra i fumettisti come il posto dove andare se "dovevi davvero provare qualcosa, o [se] volevi qualcosa che sarebbe stato caricato in termini politici". Il suo fumetto era certamente carico.
Per alcuni, la battuta "incasinare il mondo" può sembrare una risata da quattro soldi, ma - nelle mani di Levine - assume un tono molto più sinistro. Diversi decenni dopo, l'allora editore - Victor Saul Navasky - avrebbe riflettuto sull'immagine: “L'espressione sul volto di Kissinger, che mescolava estasi e malvagità dietro spessi occhiali dalla montatura di corno nero, lo rendeva in qualche modo più di una semplice caricatura. Sembrava catturare l'anima complicata di Kissinger".
Per me, l'immagine dimostra perfettamente sia il potere che le sfide della caricatura. Uno sguardo ti dice abbastanza chiaramente che Kissinger gode del dominio internazionale, ma pone anche una serie di domande impegnative. La mano che stringe il letto è una manifestazione di passione, paura o rabbia?L'immagine riproduce uno stereotipo o ne rafforza uno? Questa immagine deve essere letta come sesso o come stupro?
Levine era un illustratore che non aveva paura di porre domande ambigue. Non sopportava volentieri gli sciocchi e non ha mai evitato di presentare il mondo come un luogo profondamente stimolante. Una caricatura di Levine potrebbe catturare le complessità della personalità di una persona, rifinendole in una sola immagine.
fonte : https://illustrationchronicles.com/screwing-the-world-with-david-levine
Per il grande Troisi
GIO / Mariagrazia Quaranta
I 70 anni di Massimo Troisi
Era nato il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano. Resta indimenticabile la sua ironia, sottile e profonda. Lascia l'eredità artistica dei suoi capolavori e altri segni come l'Accademia d'arte creata da Lello Arena in suo nome.
E' morto a Ostia (Roma) a soli 41 anni nel 1994, come conseguenza di un problema cardiaco che lo aveva accompagnato per tutta la vita.
Appena 12 ore prima di morire aveva finito di girare quel capolavoro che è "Il Postino".
Settant’anni fa a San Giorgio a Cremano, il 19 febbraio 1953, l’attore Massimo Troisi. Comico, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano. Principale esponente della nuova comicità napoletana nato agli albori degli anni Settanta e soprannominato «il comico dei sentimenti» o il «Pulcinella senza maschera».
Arcangelo Carrera
Buon compleanno Massimo 😊
Romaniello
Buon compleanno Massimo Troisi
Fabio Magnasciutti
R.I.P. Gina Lollobrigida. #GinaLollobrigida
Bill Sienkiewicz
@sinKEVitch
Il 16 gennaio 2023 resterà una data importante nella storia del costume italiano, per due notizie:
1) - l'arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro;
2) - la morte della bellissima Gina Lollobrigida.
Ciao Gina!
Carrera Arcangelo
Sciammarella
https://elpais.com/opinion/2023-01-18/sciammarella.html
blue monday
#GinaLollobrigida
Fabio Magnasciutti
By ©️Chenzo, www.chenzoart.it #lollobrigida #ginalollobrigida #Bersagliera #cinemaitaliano #RIP #ritratto #vignetta
Addio Lollo!
Il cinema italiano e mondiale è in lutto, di fronte alla scomparsa di un'attrice indimenticabile che ha segnato la memoria di milioni di spettatori: la grande Gina Lollobrigida, la bellissima interprete italiana che nel cinema si innamorò del suo sguardo e della sua potenza ipnotica e interpretativa, la settima arte, che da oggi la porterà nell'Olimpo delle stelle che non muoiono mai.
Lollobrigida è stata considerata una delle grandi attrici italiane, dai suoi esordi nel 1946 in Aquila nera di Riccardo Freda al lavoro con alcuni dei registi più prestigiosi, come Pietro Germi, Mario Monicelli, Vittorio De Sica, John Huston o Mario Soldati.
Instancabile com'era e dal carattere forte, l'artista si era addirittura candidata alle elezioni politiche del 25 settembre per la lista "Italia sovrana e popolare" con il Pci. Ha finito per allontanarsi dalla celluloide, lavorando anche come fotografa e scultrice.
Diverse autorità del mondo politico e culturale italiano l'hanno salutata questo lunedì, ricordandola come una vera protagonista nella storia di "mezzo secolo di cinema".
L'attrice 88enne Sophia Loren, un'altra delle grandi icone italiane, si è detta "profondamente addolorata e rattristata", in un'intervista dopo la morte di Lollobrigida con cui è stata tradizionalmente paragonata per tutta la sua carriera.
Da parte sua il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha scritto: "Addio a una diva del grande schermo, protagonista di oltre mezzo secolo di storia del cinema italiano. Il suo fascino resterà eterno".
La diva di "mezzo secolo di cinema"
Nasce nel comune di Subiaco il 4 luglio 1927 da una famiglia benestante che perde tutto nella seconda guerra mondiale, a soli 20 anni si trasferisce a Roma dove inizia gli studi di Belle Arti in un' incipiente carriera artistica dove poco a poco debutta a Cinecittà dopo aver vinto diversi concorsi di bellezza.
Come spiega nella sua biografia, era la "privilegiata" in una famiglia di "profughi" che vivevano male in una stanza squallida e mangiavano "quel poco che riuscivano a racimolare".
La fama di "Lollo" raggiunse vette inaspettate, quando recitò in film come La Romana e Salomone e la regina di Saba, girati nel 1959 in Spagna, in cui lavorava al fianco di Tyrone Power che morì durante le riprese.
Prima, Lollobrigida aveva tentato la fortuna a Hollywood per mano del milionario Howard Hughes, che la chiamò per firmare un contratto che Lollobrigida avrebbe rotto (aveva scoperto che l'avrebbero rinchiusa in una gabbia dorata), rinunciando a un possibile carriera di grande successo. ma il suo ritorno a Roma fu trionfante e ben presto divenne un'icona dell'italianità intesa come glamour e una delle attrici più apprezzate nel cinema del suo paese degli anni Cinquanta, per molte più di Sophia Loren, Lucía Bosé, Silvana Pampanini e Gianna Maria Canale. Come attrice, ottenne 33 premi, tra cui sette premi David di Donatello, un Golden Globe, sette premi Bambi, un premio del Festival internazionale del cinema di Berlino e una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Apprezzata all'estero, applaudita in Italia, Lollobrigida diventa protagonista di numerose produzioni internazionali: Fan Fan La Tulipe (1952) con Gérard Philippe; Il trucco del diavolo (1954), di John Huston, accanto a Humphrey Bogart (il quale dichiarò che, rispetto a Lollobrigida, Marilyn Monroe somigliava a Shirley Temple), La donna più bella del mondo ('54), di Robert Z. Leonard, Il Il gobbo di Notre Dame ('56) di Jean Delannoy, La legge (1959) di Jules Dassin e Salomone e la regina di Saba ('59) di King Vidor.
Senza dimenticare il cinema italiano, dove torna nel ruolo della "bersagliera" in Pane amore e gelosia ('54), sempre della Comencini e soprattutto in La romana (sempre 1954) dove ritrova Luigi Zampa che la dirige nel complesso e drammatico creato da Alberto Moravia, una scelta certamente controcorrente, anche azzardata rispetto al gusto del pubblico, ma che l'attrice rivendicava con orgoglio, dimostrando le sue capacità drammatiche e un'ambizione artistica non certo diffusa all'epoca. Il 16 agosto 1954 la rivista Time gli dedica la copertina.
Oggi, caricaturisti di tutto il mondo si uniscono al suo meritato tributo globale e gli dedicano diverse caricature personali.
Addio Lollo!
16 agosto 1954 copertina Time dedicata a Gina Lollobrigida |
CARICATURA 2022
Sei personaggi in cerca d’autore
Mario Draghi, Ursula von der Leyen, Valentino Rossi, Serena Williams, Quentin Tarantino, Lady Gaga
“LITTLE WORLD AWARD”
I VINCITORI
Golden trophy
MARIO MAGNATTI, MARIOM
Italia
Quentin Tarantino
Silver Trophy
MARIA PICASSO’ I PIQUER
Spagna
Lady Gaga
Bronze Trophy
DANIEL STIEGLITZ
Germania
Quentin Tarantino
Premio speciale “Rino Montanari”
Premio speciale riservato agli autori italiani
LEONARDO CANNISTRA’, FIUTO
Italia
Mario Draghi
WORLD HUMOR AWARDS
"dal Mondo Piccolo al Mondo Grande"
7 edizione
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Cartoons
"The energy of the near future"
Caricature
" Six characters
looking for an author"
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Fontanellato, Rocca San Vitale
Mostra: 6 - 28 agosto
Premiazioni: 27 agosto ore 17,30
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ORARI
Dal 27 marzo a fine ottobre: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato visite alle ore 10.15-11.45-14.45-16.15 domenica e festivi biglietteria aperta con orario 10.00-12.15 e 14.00-17.15
Visite guidate ogni 30 minuti circa.
Chiuso il martedì (aperta su prenotazione per gruppi di almeno 20 persone).
NORME ANTI COVID: quelle in vigore in base alle normative vigenti
Marco De Angelis |
Alla ricerca dell’energia che con c’è!
di Marzio Dall’Acqua
Ormai i World Humor Awards si stanno radicando sempre più e si ripresentano per il settimo anno, avendo conquistato non solo il “Mondo piccolo” della Bassa, ma anche una fetta sempre più vasta di “Mondo grande”, come era nell’auspicio dell’ormai storico sottotitolo, anche se è nato sin dall’inizio internazionale, come se si fosse voluto far contenere l’intero pianeta nel microcosmo guareschiano, o come se questo fosse in nuce distillato del tutto. In un gioioso spirito glocal, che la pandemia ha confermato come fenomeno mondiale, ma che la guerra in corso ha spezzato, probabilmente per sempre e in modo irreparabile rilanciando un locale che non comunica, non si espande. Andremo avanti insieme, ma con modalità diverse, che ci allontaneranno sempre più gli uni dagli altri, in un eterno equilibrio di giocolieri. I problemi estremi rimarranno gli stessi o verranno per di più aggravati, ma le soluzioni avranno lingue e forme diverse.
La formula con la quale veniamo preparando la nostra mostra internazionale di grafica umoristica, il World Humor Awards 2022, è sempre la stessa, divisa in due sezioni, una dedicata alla “caricatura” e l’altra alla “grafica umoristica”. Solo che quest’anno, per la sezione “caricatura” si è voluta sperimentare una formula nuova, proponendo una serie di personaggi noti a livello internazionale per la politica, lo sport e lo spettacolo, come soggetti di due interpretazioni per ogni autore: Mario Draghi, Ursula van der Leyden, Valentino Rossi, Serena Williams, Quentin Tarantino, Lady Gaga.
Si pensava in questo modo di potenziare la partecipazione, nella speranza di aprire nuovi spazi stimolando ad un maggior impegno gli artisti, ma forse invece la limitazione dei soggetti è diventata limitativa della fantasia e degli umori personali, per cui la formula andrà sicuramente ripensata dopo ampia riflessione. Anche se i “sei personaggi in cerca d’autore”, detta alla Pirandello, in realtà un autore lo hanno trovato, poiché indubbiamente la valutazione su ciascuno di essi da parte dei grafici non è stata né superficiale né casuale.
Ogni artista infatti ha a lungo riflettuto sulle caratteristiche fisionomiche, ma anche comportamentali e simboliche di ciascun soggetto prescelto, dandone una immagine che ne sintetizzasse non solo l’apparenza, ma le qualità, il carattere, le singolarità, scavandone l’intimo, come in altre situazioni non è avvenuto. Non l’accentuazione esasperata dei caratteri fisionomici, ma una lettura psicologica ed emotiva ne è risultata evidente. Dunque non solo la figura pubblica superficialmente, effimera, ma si è cercato spesso di individuare il lato oscuro di ciascuno e di portarlo alla luce. E questo è indubbiamente un lato molto positivo di un concorso grafico, come il nostro, riservato a un numero limitato di artisti selezionati, per cui la creatività e l’invenzione sono state notevolmente stimolate ed hanno prodotto risultati generalmente notevoli.
Il tema della sezione “Grafica umoristica” era un tema come sempre che coinvolge tutti, tutte le nazioni e tutti gli uomini: “ L’energia del futuro prossimo“, in uno sforzo non solo di riflessione, ma anche d’invenzione, d’immaginazione. In alcuni casi la presenza di Einstein sottolinea la problematicità di trovare soluzioni veramente alternative e soprattutto risolutive di quello che è un problema enorme, che la guerra in atto, anche se esisteva già, ha fatto emergere con una evidenza che coinvolge e travolge stati ed individui.
Da una parte, si dovrà perseguire la drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica, dall’altra, verrà richiesta sempre più energia a livello mondiale, che influenza quotidianamente molti aspetti della nostra vita. Prevedere dei cambiamenti in ambito energetico comporta cambiamenti di molte abitudini: il modo cui alimentiamo le auto, riscaldiamo le case, generiamo energia per le industrie, ma anche mutamenti a livello geopolitici che potrebbero essere sconvolgenti.
La nuova inversione di tendenza del settore energetico è segnata dalla crescita del gas naturale e dell’elettricità, destinata ad affermarsi in misura sempre maggiore sia nel settore della mobilità che in quello del riscaldamento e raffreddamento degli ambienti.
Un primo dato che emerge da queste immagini è giustamente il rapporto non tanto con la quotidianità dell’esistenza, ma il grande peso che ha l’energia nella produzione alimentare, indispensabile per ogni forma di sopravvivenza, cogliendo così l’aspetto più drammatico che ovviamente si presta ad humor nero, visto che si prevede che la popolazione mondiale crescerà nel 2050 di altri due miliardi d’individui: l’atomo nel piatto vuoto ne potrebbe essere l’emblema.
I nostri autori inoltre si sono mossi nella direzione dei maggiori punti di riferimento internazionale impegnati a progettare gli scenari per individuare l’energia del futuro: se conviene “Domare il sole” – titolo significativo di un libro di Sarum Sivaram – o imbrigliare le maree o sottomettere i venti. Certo l’idroelettrica conviene ancora, anche sotto l’aspetto ecologico, ma l’acqua sta diventando un problema ed è ormai chiaro che, come è avvenuto in passato, anche recente, sarà sempre più un motivo di scontro e di guerra tra gli stati. Ancora: bioenergia o energia geotermica. Mentre la prospettiva delle centrali a idrogeno leggero o verde prodotto, da fonti rinnovabili, o rosso o viola, generato dal nucleare. E qui si ripropone il drammatico ed inquietante interrogativo non solo su questa energia, ma sul suo potenziale.
“Trinity” è il nome della prima esplosione nucleare della storia. Il test fu il coronamento del Progetto Manhattan, il grande progetto concretizzato negli Stati Uniti per realizzare la “bomba atomica”, originato dal timore che la Germania nazista raggiungesse per prima questo traguardo. Ricordiamo che la fissione dell’uranio fu scoperta in Germania nel 1938 da Otto Hahn e Fritz Strassmann nel corso di studi a carattere fondamentale sulla struttura del nucleo atomico; questa scoperta metteva alla portata di qualunque stato tecnologicamente sviluppato gli elementi necessari alla costruzione di un’arma di immensa potenza. Storicamente è stato introdotto e adottato il termine bomba atomica, ma sarebbe più appropriato parlare di bomba nucleare e di armi nucleari.
Il 16 luglio del 1945, alle 5 e 29 di una calda giornata d’estate, ad Alamogordo, nel deserto del Nuovo Messico la bomba, posta in cima a una torre di acciaio alta trenta metri, esplose producendo un’enorme palla infuocata che, dopo qualche secondo, si alzò formando un fungo atomico alto oltre 12 km. L’energia sprigionata fu di circa 20 Kiloton, ossia equivalente all’esplosione di 20 000 tonnellate di tritolo. Il nome dato alla bomba era “gadget”; era il prototipo di quella che, tre settimane dopo, avrebbe distrutto la città di Nagasaki, e che,, data la forma, sarebbe stata chiamata “Fat Men”, “uomo grasso”. Come spesso succede di fronte all’orrore una forma di salvezza o di riaggancio con il reale nasce dall’umorismo, che ovviamente si ritrova anche qui, in molti dei nostri cartoon. Fuga dall’indicibile, ma anche modo di riprendere la comunicazione e la riflessione su quello che spaventa, che sfugge e atterrisce.
Negli scenari del possibile si studia anche una Energia cinetica, che proviene dal movimento degli esseri umani: in futuro si prevede che tale fonte rinnovabile venga sempre più utilizzata in palestre e centri commerciali, dove pavimenti attrezzati saranno interamente attivati grazie all’energia proveniente dalla camminata delle persone. E naturalmente i nostri grafici hanno immaginato, almeno coloro che hanno adottato questa soluzione, situazioni simile a quelle proposte da uno storico film del 1975, scritto e diretto da Pasquale Festa Campanile, a ridosso della cosidetta Austerity, della crisi energetica causata, dal dicembre 1973 al giugno 1974, dalle misure restrittive nell’uso del petrolio per l’imbarco dei paesi arabi nei confronti dell’occidente, dal titolo “Conviene far bene l’amore”. Nel film Gigi Proietti, in base alle teorie di Wilhelm Reich, nelle vesti del prof. Enrico Nobili, sfruttava l’energia erotica per produrre elettricità. Altri attori: Agostina Belli: Eleonora Giorgi: Christian De Sica; Adriana Asti.
Al di là delle singole soluzioni visive ogni cartoon sintetizza e condivide in qualche modo le nostre paure, il nostro comune modo di sentite e quell’ansia che dà oggi più che mai il pensare il futuro, proprio, credo, per la coscienza primaria e totale che abbiamo di essere tutti sulla stessa barca … o sullo stesso ed unico pianeta: condividiamo la paura ma non un potere e una scienza unitaria che sappiano dare soluzioni alle nostre inquietudini.
Parma, luglio 2022
Marzio Dall’Acqua
I caricaturisti ritraggono Marilyn Monroe
Di Francisco Punal Suarez
1In questo articolo dedicato alle caricature personali, non possiamo ignorare il 60° anniversario della morte di un'attrice, che ha ispirato numerose opere, e che è stata la diva più ritratta di Hollywood.
Il passaggio attraverso la vita e il cinema di Norma Jeane Baker, meglio conosciuta come Marilyn Monroe (1926 – 1962) non è facile da dimenticare. La sua figura è diventata un mito tragico.
Marilyn Monroe -Leonardo Fiuto Cannustrà - Italia |
Morì troppo giovane e oggi continuano i dubbi sulle cause della sua morte. L'ipotesi del suicidio non è mai stata confermata. È più di un'icona è un mito erotico. La sua vita era un misto di dolore, amore, solitudine e confusione. Era una modella, cantante e attrice spiata dall'FBI, che a suo tempo aprì un fascicolo su di lei, con la sua politica maccartista.
Ha cercato di allontanarsi dal suo destino di sex symbol: “Sono stanca di essere conosciuta per le mie curve. Voglio mostrare loro che sono capace di recitare e di agire bene".
In quindici anni, Marilyn ha recitato in trentatré film. Tra i suoi titoli ci sono: "Niagara" "I gentiluomini preferiscono le bionde", "Come sposare un milionario", "La tentazione vive al piano di sopra", "Fermata dell'autobus" e "Il principe e la ballerina". Per molti il preferito è A qualcuno piace caldo (A qualcuno piace bruciare – 1959), ottima commedia dell'indimenticabile Billy Wilder, dove, accompagnata da Jack Lemmon e Tony Curtis, interpretava Sugar, cantante in un'orchestra femminile, e in cui ha dimostrato le sue qualità di attrice comica, che le è valsa il Golden Globe Award.
I suoi matrimoni con James Dougherty, il giocatore di baseball Joe DiMaggio e il drammaturgo Arthur Miller sono stati sempre sotto i riflettori della stampa scandalistica, così come le relazioni amorose con i fratelli Bobby e John F. Kennedy, un tema che è servito da speculazione sulle cause del suo Morte.
Ecco perché oggi voglio ricordarvi che, nel 60° anniversario della sua scomparsa fisica, una raccolta di caricature dedicata a rendere omaggio a Marilyn, con ottimi lavori che ora presento ai lettori di Fany Blog
Dibujo de Krysztof Grzondziel - Polonia. |
Una di queste opere è del polacco Krysztof Grzondziel, con un disegno inquietante che ci presenta il volto di Marilyn, dove mani disperate vogliono uscire dal suo viso, con un evidente carattere metaforico.
Turcios - Colombia |
Il colombiano Turcios rispecchia, nel suo solito stile, il valore iconografico della celebre scena del film The seven year itch (La tentazione vive al piano di sopra – 1955) quando attraversa lo sfiato della metropolitana di New York e si alza la gonna. Nel cartone animato, il suo vestito è un pezzo di film. L'umorismo racconta cose inaspettate.
Dibujo de Max Ziemer |
Il brasiliano Max Ziemer nel suo disegno si ispira alla bocca carnosa e sensuale di Marilyn. “Quando sento il nome di Marilyn –dice Max- la prima cosa che mi viene in mente è la sua bocca, e il suo sorriso sensuale che è indimenticabile. In questa caricatura personale, tutto esce dalla sua bocca e poi ne escono altri elementi”.
Dibujo de Guaico - Colombia. |
Altri autori come il colombiano Guaico, lo spagnolo Moi, il cinese Li Kun e il rumeno Nikoleta Ionescu e gli italiani Cannistrà, Carrera Arcangelo e Gio /Mariagrazia Quaranta lo ricreano nelle loro opere.
Marilyn Monroe vive in ciascuno dei suoi film e in ogni disegno a lei dedicato.
Moi - Spagna |
Marilyn-LI KUN--CHINA. |
Marylin Monroe - Nicoleta Ionescu - |
Carrera Arcangelo |
Gio /Mariagrazia Quaranta |
Gio /Mariagrazia Quaranta |